

La campagna intorno a Cork si mostra rigogliosa di prati verde smeraldo. Mandrie di mucche pascolano placide, e le proprietà sono divise da steccati in legno o ruscelli d’argento. Quest’anno abbiamo visitato ben due castelli, uno situato vicino a Cork, il castello di Blarney e l’altro nella contea di Clare vicino a Limerick, il castello di Bunratty. Posso basarmi solo su questi due, poiché non ho visitato altri, ma appaiono completamente diversi dai castelli che possiamo trovare qui in Italia. Infatti i castelli italiani hanno al centro il cortile, spesso così ampio da avere degli spazi con il verde, e una sorta di piazza dove si svolgeva la vita sociale e gli intrighi di corte appunto. Questi castelli irlandesi sembrano più raccolti e piccoli : la vita sociale si volgeva all’interno della sala dei banchetti. Sembrano quasi una ricca dimora per una singola famiglia e i suoi servi.
Blarney Castle



Situato nella periferia nord ovest di Cork, il castello è una antica fortificazione medievale risalente al 1210, che venne poi abbattuta e ricostruita nel 1446 come parte difensiva di un feudo che comprendeva altri due castelli.
Questo castello è famoso per il fatto di custodire la pietra dell’Eloquenza incastonata nel perimetro esterno del castello sulla parte superiore della torre.


Secondo la leggenda la pietra magica sarebbe stata donata da una strega a Cormac Teige McCarthy, il signore di Blarney, poiché egli l’aveva salvata dall’annegamento. La pietra come suggerisce il nome infonde il dono dell’eloquenza in colui che la bacia.
Secondo il mito, grazie a questo dono, il Signore di Blarney riuscì a convincere la regina Elisabetta I di concedere ai capitani irlandesi il diritto di governare le loro terre senza nulla dovere alla corona inglese.
Per poter baciare la famosa pietra è necessario sporgersi all’esterno della torre. Vi sono quindi degli appositi corrimani e del personale addetto che trattengono il turista dal cadere… Se desidera gli fanno pure la foto per potersi vantare sui social dell’impresa. Siamo una società malata di finta approvazione nella misura in cui ci sentiamo soli e carenti di vero riconoscimento personale.



Per me il fascino del castello sta nella sua forma imponente e compatta, e nell’architettura interna che si sviluppa intorno alla sala centrale del trono e dei banchetti. Le altre stanze si trovano ai piani laterali e superiori a cui si accede mediante scale a chiocciola che si avviluppano su se stesse all’interno delle mura nei quattro angoli della camera principale.



Il castello inoltre si trova immerso in un grandioso giardino con prati fioriti di crocus e narcisi, alberi monumentali, e sculture in acciaio a soggetto naturalistico incastonate in blocchi di ghiaccio disposte tra le aiuole in modo da rifornirle gradualmente di acqua. Quando la praticità viene declinata mediante la bellezza…






Bunratty Castle
Situato nella contea di Clare il castello era in origine una fortificazione vichinga, demolito e ricostruito quattro volte. L’attuale edificio, una sorta di cubo compatto in pietra scura, risale al XV secolo. Dotato di quattro torri ai quattro angoli del cubo lo sovrastano e sporgono leggermente in modo da farlo apparire alla vista come un monolito inespugnabile.



Nel XX secolo era in stato di rovina, ma nel 1953 un medievalista, il visconte Gort lo acquistò e lo fece restaurare ammobiliandolo inoltre con arredi e mobili dell’epoca. Visitandolo ci si immerge totalmente nell’ambiente medievale: sembra di essere sul set del Trono di Spade per intenderci.


La struttura è simile a quella del castello di Blarney poiché il cuore dell’edificio è la sala del trono e dei banchetti. Dai quattro angoli si avvolgono verso l’alto le scale a chioccola che conducono ad ambienti più piccoli : la cucina, alcune camere da letto, la dispensa, una cappella che sono quindi ubicate all’interno delle quattro torri.








Percorrendo la scala a chiocciola su uno qualsiasi dei quattro angoli si giunge infine sul terrazzo sul tetto, dove si vede la campagna intorno e il fiordo che dal mare si insinua nell’entroterra fino a Limerick.


Trovo sempre molto suggestivo visitare i castelli medievali. Sarà scontato ma sembra di viaggiare nel tempo. Dare uno sguardo a come si viveva nel passato, ci dà una prospettiva sul nostro modo di vivere nel bene e nel male: quanto superfluo abbiamo, quante comodità, quanto era invece effimera e soggetta alla fatalità la vita a quei tempi.


Intorno al castello si sviluppa inoltre un parco con case tradizionali che variano da povere capanne essenziali con pochi suppellettili alla ricca casa del fattore con più stanze su più piani. La cosa che colpisce di queste case è la semplicità e l’umiltà: l’essenziale disposto con decoro e buon senso pratico, una ricerca comunque di bellezza, anche nella povertà, e in ogni stanza la statuetta della Madonna, come a voler ricordare che c’è sempre speranza, e c’è sempre qualcosa per cui esser grati, anche nelle difficoltà.






Questo stesso spirito l’ho ritrovato per le strade in città a Cork e immagino anche altrove.
C’è una luce…
Probabilmente in ogni paese c’è sempre bisogno di un messaggio che ci ricordi che “c’è una luce, anche se non possiamo sempre vederla, e che le tenebre sempre si radunano attorno alla candela … e bisogna resistere ed esser gentili.” (cit. U2 guardacaso di Dublino)
Ma non in tutti i paesi c’è questa cura per le anime della gente, e questo orgoglio di valorizzare le cose belle anche se sono piccole e semplici.






Chi ha troppo non se ne cura, lo dà per scontato. Penso all’Italia dove le città d’arte sono sporche e chiunque, senza alcun riguardo, si permette di gettare rifiuti persino davanti ad un duomo del ‘400 patrimonio dell’umanità. Che peccato!
Vedere come in Irlanda vengono trattate le cose pubbliche, le città, gli edifici storici e artistici fa innamorare del loro modo di pensare, di essere umili e di esser grati nella misura in cui ci si rende conto che tutto lo abbiamo ricevuto in dono dalle generazioni passate, e quel che lasciamo andrà alle generazioni future, ai nostri figli. Meglio essere saggi.
Ho realizzato due brevi reel su Instagram che raccontano le mie impressioni
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