L’Albero della Luce è un dipinto del 2008 ed è uno dei miei tanti e diversi Alberi della Vita. Questo è tutto d’oro perché rappresenta l’illuminazione per capire le proprie radici e metterle a frutto, lasciando cadere le vecchie convinzioni, che si rivelano inadatte e superate. La luce della saggezza e dell’amore per vegliare sui figli ed esserci, senza soffocarli, perché provino a spiccare il volo da soli.
Dimensioni: 71 x 120 cm.
Colori acrilici, pigmenti puri, foglia oro zecchino, pietre semi preziose, perle di vetro soffiato.
Quando ero bambina leggevo molti libri di Fiabe e molti di questi personaggi hanno ispirato involontariamente o consapevolmente molti dei miei dipinti.
L’ispirazione di questo uccello deriva dall’Uccello Parlante, uno dei Racconti dell’Europa Magica, un libro di Fiabe con illustrazioni meravigliose.
Possiedo tutt’ora quasi tutti i miei libri di fiabe, e oltre al fatto che mi è piaciuto sempre leggerli e rileggerli ai miei bambini, continuano a costituire per me una fonte di gioia e di ispirazione per molti miei quadri, perchè sono una raccolta di archetipi e metafore illimitata. Non mi stanco mai di leggerli perché molte metafore e allegorie molte si capiscono a distanza di molti anni.
E certe figure, certi animali che racchiudono simboli magici e spirituali sono il punto di partenza di molti miei alberi del Sogno.
L’Uccello Parlante era il titolo di una fiaba di origine francese. La fiaba è incentrata sul tema dell’invidia, la gelosia, la maldicenza …
Il meraviglioso uccello azzurro blu che vedete non ha un ruolo centrale nella vicenda, quanto piuttosto di osservatore esterno, testimone, che al momento opportuno Rivela la Verità, e porta la conoscenza e la consapevolezza dove c’era il dubbio e l’ignoranza.
E’ come un Oracolo che traduce in qualcosa di manifesto ciò che prima era indistinto, solo percepito inconsciamente. E dal momento che l’Artista è lo sciamano che porta a conoscenza del mondo quel che gli sussurrano le voci degli spiriti, l’Uccello azzurro è la personificazione dell’Artista stesso: il Bambino che fa la domanda scomoda, che punta il dito sul Re Nudo… (Altra fiaba bellissima della mia infanzia).
L’ho utilizzato ancora nel dipinto del Sogno e l’Oracolo
Ma torniamo a quest’ultimo: un altro elemento interessante è la porta nera con i frammenti variopinti.
Essa rappresenta il futuro che ci è ignoto, e dunque spaventa, e che contiene molteplici possibilità, ciascuna con i suoi possibili sviluppi ovvero colori.
La porta nera è un concetto che ho ripreso più volte nei miei lavori e assume possibili variazioni a seconda di come sto vivendo il momento.
Altra peculiarità di questo dipinto, come molti altri precedenti al 2014, è stato firmato con la mia firma aperta: Kiara. La K serve per abbracciare la CH del mio nome Chiara.
Successivamente ho elaborato la firma che pratico ora, con le cinque lettere sovrapposte a formare un grafema che sembra un canj giapponese.