Lo studio della Natura

Quando iniziai a dipingere non avevo una vera formazione nel disegno, nel senso che avevo sempre mantenuto un contatto con il disegnare come pratica meditativa fine a se stessa perché mi procurava piacere e soddisfazione, ma non avevo realmente imparato delle regole per disegnare. Così alternai ai quadri urgenti, diciamo quelli che premevano da dentro per uscire, dei quadri più lenti e meditati, che servivano come esercizio tecnico per affinare il mio progredire nella copia del vero: iniziai dallo studio della Natura.

Infatti quando iniziai a mescolare il mondo delle idee interiore con le suggestioni che arrivavano dal mondo esterno della natura, avevo bisogno di possedere strumenti tecnici che mi permettessero di rappresentare anche parti di realtà, sebbene le tuffassi nei miei mondi colorati privi di una reale linea dell’orizzonte.

Sono quadri che considero decorativi e didattici, sebbene siano assolutamente imprescindibili per tutto ciò che venne dopo…

Un po’ meno scontato degli altri studi naturalistici, in realtà stavo iniziando a sperimentare gli effetti della luce nel cielo e sull’acqua, e anche questa foresta tropicale con i suoi giochi di luce e ombra non è male: sempre incentrato nel mondo vegetale comunque il mio studio.

Considero questi lavori come una sorta di corso di disegno che mi sono autoimposta per progredire… in seguito troverò un altro “insegnante” che mi condurrà alla scoperta e apprendimento e superamento di molti limiti che avevo. Ma lo vedremo in un articolo dedicato…