Ecco un mio quadro che sembra perfetto per Pasqua. L’avevo presentato l’anno scorso sul vecchio blog infatti proprio a Pasqua.
Il pesce ha dei bagliori d’argento che imitano l’effetto luccicante delle scaglie bagnate…
E’ sempre la mia paloma, è vero… ma sorge dalle acque, un po’ come la Colomba di Noè .
Infatti nelle Sacre Scritture compare la prima volta quando alla fine del Diluvio universale, Noè rilascia la colomba per verificare se il tempo si è infine messo al meglio… In effetti la colomba ritorna con un ramoscello di ulivo. Perciò volando sulle acque aveva infine incontrato una terra emersa, e c’era quindi speranza per gli uomini di poter avere una seconda opportunità per ricominciare. Nel racconto biblico ciò stava a rappresentare il nuovo patto tra Dio e gli Uomini. E per questo motivo la colomba con il ramoscello di ulivo è diventata l’icona della Pace.
Interessante notare che viene mandata la colomba dopo che il Corvo ha fallito, non tornando. La colomba viene sacrificata per seconda, ma contro ogni aspettativa, essa ritorna e porta buone notizie.
Il Diluvio, come la morte di Cristo, sono un momento di transizione, verso una nuova stagione, verso una nuova visione dell’uomo in relazione al mondo.
Di nuovo sempre nelle Sacre scritture e nelle rappresentazioni iconografiche, la colomba bianca viene sempre usata per simboleggiare la discesa dello Spirito Santo, la Consapevolezza superiore che permette all’uomo di entrare in contatto con il Divino.
Interessante notare che questo contatto con il divino viene simboleggiato sempre tramite animali miti, la colomba, cuccioli, gli agnelli… Gesù bambino stesso era un cucciolo.
La consapevolezza del Divino viene sempre dall’incontro con le creature innocenti e buone per loro natura, già la sola osservazione della Natura, e delle sue creature dovrebbe suscitare sentimenti di bontà e accoglienza, cura del prossimo e della nostra casa comune.
Solo immedesimandoci nelle creature più miti, innocenti e vulnerabili possiamo sviluppare l’empatia che serve per prenderci cura di tutti noi esseri umani e del nostro pianeta. E solo così potrà esserci la resurrezione, il cambiamento che serve per salvarci tutti quanti. Questo è il Messaggio Pasquale.