Il viaggio in Irlanda è stato davvero un dono inaspettato: un’occasione creatasi a scuola dove lavoro, dove tutti gli anni si organizzano stage linguistici nei paesi anglofoni per le classi terze. La prof. di lingua inglese non poteva accompagnarli, io so l’inglese… e dunque eccomi!
Il Volo
E’ sempre un’emozione grande il decollo, l’accelerazione che senti addosso nel petto… E poi il mondo che corre veloce dal finestrino e poi la città lontana, in fondo là sotto, come una cartina, una mappa, e tutte le piccole vite che si muovono in essa: siamo formiche, di meno, atomi.
E poi le montagne innevate all’orizzonte.
Voliamo veloci verso il blu. Le vette prendono forma: alcune aguzze, altre più morbide. Poche nubi a tratti lasciano vedere sotto le rocce scure e la neve, come un pizzo irregolare.
La meraviglia del volo è la luce abbagliante e pura, azzurra che inonda tutte le nuvole e l’aereo che ci trasporta.
E poi le nubi si infittiscono. Voliamo su un tappeto bianco e soffice. A tratti le nuvole cambiano forma e passano da zucchero filato a piccole pecorelle che lasciano indovinare il mondo sotto da questa altezza verde scuro.
La meraviglia del volo è la luce abbagliante e pura, azzurra che inonda tutte le nuvole e l’aereo che ci trasporta.
Si viaggia per staccarsi da un posto, come morire e arrivare in un altro diverso: un nuovo mondo da esplorare, un’altra vita da vivere… e poi tornare, come rinascere svegliandosi da un sogno ricordandone il segreto messaggio.
Arriviamo a Dublino nascosta dalle nubi: stupendo il verde dei prati, sembra risplendere da dentro nonostante il cielo grigio.
Dublino
Usciti dall’aeroporto incontriamo lungo la strada già le prime case ed edifici in stile nettamente diverso dai nostri, e le porte dipinte con colori sgargianti diversi… A volte incontrando le chiese in stile neogotico, sembra quasi di essere ad Hogwarts.
Sotto una pioggia fine fine, a tratti più convinta, tanto da obbligarci ad aprire l’ombrello, abbiamo fatto un tour “Fast and Furious” della città di Dublino in due ore. Abbiamo giusto toccato al volo i punti di interesse principali…
Troppo poco tempo due ore per vedere Dublino: come vedere dalle sbarre del cancello il buffet del pranzo di un matrimonio a cui non si è invitati … viene ancora più appetito!
Verso Ennis
Mentre percorriamo la strada da Dublino a Ennis, la nostra destinazione per lo stage, prima una pioggia scrosciante ci accompagna, poi stralci di cielo azzurro all’orizzonte. Prati verdi da ambo i lati del pullman, e mucche al pascolo e lontane fattorie bianche si alternano a piccoli boschetti o cespugli.
Gli ultimi raggi di sole delineano i contorni delle nuvole. Il cielo e la campagna, le mucche al pascolo nella quiete della sera sembrano parte di un quadro di Segantini. Sembra di poter sentire il profumo del prato dopo la pioggia, e si ha quasi l’illusione di poter scorgere vicino alle fattorie figure umane come personaggi dell’800 con grembiuli e cuffie mentre conducono le bestie al riparo dalla notte che arriva.
Sembra di essere tornati indietro nel tempo, e di non aver mai visto gli allevamenti intensivi che ahimè vengono spesso mostrati nei documentari.
E infine ecco la nostra scuola: Clare Language Center a Ennis.
Siamo ospiti in una casa di campagna a Knockaderry in periferia di Ennis, circondata dal verde lontana dal centro città. La casa è bellissima: la coppia che ci ospita l’ha costruita tanto tempo fa, quando si sono sposati. Ora i figli sono grandi e hanno lasciato i genitori, e ci sono molte stanze vuote, che vengono appunto adibite agli ospiti della scuola in centro.
Il pavimento è in legno e i mobili Ikea rendono il tutto molto accogliente, e ci sono tanti angolini magici illuminati da lampade particolari. Mi sembra davvero un sogno essere qui in questo luogo così diverso eppure mi sento a casa.
Ho raccolto le impressioni di questa prima giornata di viaggio in questi due Reel Instagram: