Riprendo con Athena il progetto delle Dee femminili. Dopo Iside, la dea della magia, della notte e della fertilità ora disegno Athena, la dea della saggezza, per me lei rappresenta la luce della ragione, l’intelligenza, la creatività. Infatti Athena, non solo è consigliera e diplomatica di guerra, ella presiede a tutte le arti femminili…
Avevo iniziato questo tema delle dee femminili l’anno scorso , per ricordare a tutte le “figlie” un modello femminile costruttivo. Secondo me in ogni dea si racchiude un aspetto della donna, che è divino nel senso che la eleva dal suo essere una creatura solo materiale. Tutte le dee racchiudono virtù , archetipi femminili.
Di ogni tanto mi piace dedicarmici, perché la pratica del Disegno a matita è una meditazione che eleva lo spirito e affina le abilità di concentrazione e osservazione. Le immagini hanno sempre costituito il metodo di educazione delle masse e io spero che perseguire questo progetto possa essere ispirante.
Ma da dove sono partita stavolta? Dal busto della Athena di Castro: una mia collega di Arte ha dedicato un post su Instagram a questa scultura del IV sec a.C. della Magna Grecia, ritrovata a Castro, un paese che si trova in Puglia, vicino alla Grotta di Zinzulusa. Sono partita dunque dal paneggio della veste.
Pensando alla Athena di Klimt, ho immaginato un volto nascosto nell’elmo tipico dei guerrieri achei… e dunque ho cercato in rete un elmo da cui copiare. Il volto della donna invece l’ho un po’ copiato da certe foto di Michelle Pfiffer . Mi piaceva quello sguardo severo, quasi spietato.
Omero la descrive come la dea dagli occhi lucenti, e allora chiaramente occhi chiari…
La civetta, molto importante, volevo che fosse abbastanza realistica: dopo la Edvige di Harry Potter siamo tutti innamorati dei gufi e allocchi e civette… Perciò ho sfruttato tutte le bellissime foto di quest’estate, in cui ho avuto modo di catturare immagini di questi meravigliosi uccelli. Gli occhi della civetta sono diversi dagli occhi del gatto, poiché la pupilla è circolare, come la nostra, e non una fessura. Se il colore è scuro vuol dire che l’uccello è un predatore notturno, se è più chiara, crepuscolare.
E poi mi sono concentrata sugli occhi di Athena, poiché doveva averli chiari, lucenti appunto.
Athena, a differenza di Iside, l’ho immaginata come una dea solare: la saggezza, l’intelligenza, la conoscenza… sono nomi associati alla luce, come contrapposti alle tenebre dell’ignoranza e dell’incoscienza. Perciò ho immaginato che all’estremità della lancia di Athena ci potesse essere il sole, con i suoi raggi, e dunque un cielo blu, ma quello del pieno giorno.
Ma poi l’asta della lancia di Athena deve essere d’oro! La conoscenza, l’intelligenza è come una lancia che trafigge.
E anche i capelli devono essere d’oro, poiché Athena era bionda, come le famose, bellissime donne della Tracia. E anche gli occhi: la dea dagli occhi lucenti. Mettere un briciolo di oro anche negli occhi le conferisce un aspetto davvero ultraterreno.
Athena e Iside: Il giorno, l’intelligenza, la luce della ragione e la notte, la magia, l’intuito…
Vedi il Breve Reel di Instagram con cui l’ho presentata…