Lo stesso giorno che abbiamo fatto la gita sul fiume, abbiamo poi visitato l’orto botanico di Pavia, che si trova in via Epifania, e nasce da un’evoluzione di antichi orti dedicati alla coltivazione di piante medicinali e all’insegnamenti della scienza medica. Appena si entra sembra un giardino all’italiana con le aiuole geometriche e statue.
Stavano sbocciando le prime rose e i rododendri…
Ma proseguendo lungo il sentiero si arriva ad un laghetto artificiale e poi alle serre dove sono coltivate le piante officinali…
Vicino al laghetto troviamo anche una bellissima Sofora del Giappone con il tronco tutto contorto e nodoso, anche i rami sono arrotolati su se stessi. Abbiamo già visto questa pianta a Stresa sul Lago Maggiore.
Oltre le serre troviamo un meraviglioso roseto rampicante e oltre ancora si arriva alla parte finale dell’immenso giardino.
Alla fine del percorso si trova un antico platano seminato da Antonio Scopoli nel 1778, Inserito nell’elenco degli alberi monumentali italiani. Scopoli è stato professore alla cattedra di Botanica dal 1777 al 1778 e sotto la sua direzione erano stati fatti dei lavori di regolarizzazione del terreno ed erano stati piantati gli alberi, uno di questi è appunto il Platano.
Fa un certo effetto osservare questo platano, che è stato piantato nel ‘700… E anche ripensare al fatto che questo orto botanico era nato anticamente come orto di piante medicinali, e stiamo passeggiando sotto alberi piantati quando l’Italia non era ancora una nazione… Fa sembrare tutto questo giardino come un messaggio in una bottiglia arrivato a noi dal passato.