Una gita molto bella e facile da fare per un picnic poco impegnativo è il Parco di Monza…
Non mi soffermerò sulla Villa Reale, ma solo sul parco, che per la vastità e per la varietà di piante e scorci di prati immensi merita davvero.
In qualunque stagione si vada a visitarlo regala un momento di comunione con la Natura e i Sacri Alberi.
Ve ne sono alcuni così immensi, con rami contorti, cortecce rugose e spesse, che sembra di incontrare Barbalbero e i suoi simili.
Immerse tra gli alberi, abbandonate e infestate di piante selvatiche, si trovano anche ville antiche con torrette e fregi, che sembrano piccoli castelli.
E possiamo trovare anche un piccolo laghetto, abitato da carpe e diverse specie di papere e cigni…
Procedendo verso Villasanta si arriva ad una grande piana soleggiata.
E si incontra un edificio molto grande bianco, dove si trovava la Biblioteca e un magnifico Cedro del Libano.
Dando le spalle alla Biblioteca invece si trova una Porta Non Porta:
Mi fa pensare al fatto che si cerca sempre il Soprannaturale come se dovesse rivelarsi a noi con la Grancassa. Come se Dio in persona dovesse bucare le nubi e affacciarsi a noi tipo Zeus… Ma il Divino che cerchiamo è già in mezzo a noi: ogni momento di consapevolezza e gratitudine per il creato è già un incontro con Dio.
E una giornata luminosa e azzurra come questa, certamente è un buon momento di cui essere grati.
C’è così tanta bellezza negli alberi spogli stagliati contro il cielo blu, il tronco del Platano è bianco argenteo con delle screziature ora verdi chiaro, ora marroni, ocra, grigie…